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L’analisi del GP di Germania della MotoE 2024 al Sachsenring

Il via di Gara 1 della MotoE 2024 in Germania
Il via di Gara 1 della MotoE 2024 in Germania (foto: MotoGP)

La MotoE è nella seconda parte della stagione 2024 e ha completato il sesto round, al Sachsenring. Hector Garzò ha conquistato la vittoria in entrambe le gare sul circuito tedesco e si è portato in testa alla classifica generale, davanti a Mattia Casadei e a Oscar Gutierrez.

L’ analisi del GP di Germania della MotoE 2024 al Sachsenring – La pista tedesca del Sachsenring è un kartodromo, un tracciato con a malapena un rettilineo e su cui le moto stanno inclinate a sinistra per la maggior parte del tempo. Sulla carta, non dovrebbe essere una pista dove si vedono belle gare, sorpassi o rimonte. Invece, dalla MotoGP alla MotoE, le gare del GP di Germania sono state avvincenti, combattute e ricche di sorprese. Abbiamo fatto un’analisi delle due gare della MotoE in Germania, ecco cos’è emerso.

1 – Iniziamo ovviamente con il dominatore del weekend della MotoE al Sachsering: Hector Garzò. Il pilota del team Dynavolt Intact GP è stato l’assoluto protagonista del round tedesco. Solo in qualifica Garzò ha ceduto qualche posizione agli avversari, ottenendo il quarto tempo dietro Alessandro Zaccone, Oscar Gutierrez e Nicholas Spinelli. In gara invece, Garzò non ha concesso spazio agli altri piloti, vincendo due gare che non potevano essere più diverse tra di loro. La prima si è svolta con il sole e la pista asciutta, la seconda sotto la pioggia e il vento. Nessuna di queste condizioni ha messo in difficoltà Garzò, che ha conquistato la vittoria in entrambe le gare, ha condotto in testa tutti i giri tranne il primo di Gara 1 e ha ottenuto il giro veloce sia sull’asciutto che sul bagnato. Con i 50 punti ottenuti al Sachsenring, Garzò è meritatamente il nuovo leader della classifica generale e può accarezzare il sogno di conquistare quel titolo della MotoE che gli è sfuggito a Valencia, nel 2019.

Hector Garzò ha vinto entrambe le gare della MotoE al Sachsenring
Hector Garzò ha vinto entrambe le gare della MotoE al Sachsenring (foto: MotoGP)

2 – Tra le note positive del GP di Germania della MotoE ci sono sicuramente i due piloti del team Tech3: Alessandro Zaccone e Nicholas Spinelli. Zaccone è ormai diventato il pilota da battere nelle qualifiche del venerdì, conquistando la pole position degli ultimi tre round della MotoE: Mugello, Assen e, appunto, Sachsenring. In gara, Zaccone ha ottenuto un secondo ed un quinto posto che lo avvicinano alle posizioni di testa della classifica. Questo aumenta ulteriormente il ripianto per i 20 punti persi per la squalifica di Assen, punti con i quali Zaccone sarebbe terzo, subito dietro Mattia Casadei. In questo campionato Zaccone sta mostrando una crescita costante gara dopo gara, un rendimento che potrebbe portarlo per la prima volta sul podio finale della MotoE.

3 – Al Sachsenring si è rivisto in buona forma anche Nicholas Spinelli. Il pilota n.29 è partito dalla prima fila con il terzo tempo delle qualifiche e ha ottenuto un terzo e un secondo posto nelle due gare tedesche. Al Sachsering abbiamo rivisto Spinelli vicino ai livelli di inizio stagione, quando vinse tre delle prime quattro gare del 2024. Il livello non è ancora quello, ma in Germania il pilota del team Tech3 ha fatto un passo importante verso il pieno recupero dopo l’infortunio a Barcellona. Le condizioni di Gara 2 sembravano perfette per rivedere Spinelli tornare alla vittoria ma, al Sachsering, Garzò ha avuto un ritmo irraggiungibile per tutti.

4 – In Germania, Oscar Gutierrez ha fatto di tutto. A memoria, non ricordiamo nessun pilota in nessuna categoria a cui siano stati dati quattro Long Lap Penalty. I primi due sono stati decisi in conseguenza dello scontro con Eric Granado, gli altri due per la vistosa partenza anticipata. La situazione è stata quasi grottesca e la caduta nel primo Long Lap Penalty è stata coerente con la follia di Gara 1 di Gutierrez. Ce ne sarebbe stato per spegnere la moto e tornarsene a casa, invece, il pilota del team Axxis-Msi ha ritrovato grinta, determinazione ed equilibrio e ha disputato un’ottima seconda gara sotto la pioggia. Un quarto posto che vale un podio per le condizioni in cui è maturato.

5 – Continua il momento sottotono per Mattia Casadei. Anche in Germania, il campione in carica della MotoE non ha brillato, ottenendo due noni posti. Nelle ultime otto gare, ad eccezione dell’ottimo round al Mugello, Casadei ha ottenuto come miglior risultato un sesto posto. Dopo i primi due round, in Portogallo e in Francia, abbiamo assistito ad un calo di prestazione di Casadei, non solo in MotoE ma anche nell’Europeo Moto2. In una categoria come la MotoE, caratterizzata da distacchi estremamente ridotti, ci vuole poco per passare dal podio al decimo posto. Per recuperare i 25 punti di distacco da Garzò e tenersi il titolo della MotoE, Casadei ha a disposizione ancora quattro gare su due piste amiche: il Red Bull Ring e Misano.

6 – La nostra analisi del GP di Germania della MotoE vede al sesto punto Jordi Torres che al Sachsenring ha conquistato il primo vero podio della stagione. L’aggettivo vero deriva dal fatto che, per le statistiche, questo è il secondo podio del 2024, ma il primo era arrivato in Olanda dopo la penalità a Zaccone. Era stato quindi un terzo posto senza la festa del podio, la bandiera e lo spumante. Quello in Germania è stato invece un vero e proprio podio con tutti i festeggiamenti del caso. L’assenza di lunghi rettilinei rendeva il Sachsenring la pista più favorevole allo spagnolo tra tutte quelle in calendario. Torres ha detto in più occasioni che quest’anno gli manca velocità sui rettilinei e che in diversi casi è più lento dello scorso anno. Non delle buone premesse in vista del round austriaco al Red Bull Ring, mentre una nuova occasione da podio potrebbe essere Misano, una pista su cui Torres ha sempre ottenuto buoni risultati.

7 – In Germania abbiamo rivisto Matteo Ferrari nelle zone alte della classifica. Il pilota del team Gresini ha ottenuto un quarto ed un sesto posto, completando così il suo miglior weekend della stagione. Ferrari sta lentamente ma continuamente crescendo e non è escluso che possa tornare finalmente sul podio a Misano, la pista che lo ha visto vincere sei volte.

8 – Al Sachsenring, quando un air fence incontra un MotoE, l’air fence è spacciato. La prima volta è stata nel 2019, quando la Energica Ego Corsa di Lorenzo Savadori colpì le protezioni, danneggiandole. La conseguenza fu che la prima gara della storia della MotoE fu interrotta dalla bandiera rossa e la vittoria andò al finlandese Niki Tuuli, davanti a Bradley Smith e a Mike Di Meglio. L’ultimo episodio è stato venerdì, quando Kevin Manfredi ha lanciato la Ducati V21L della Sic58 Squadra Corse dentro un air fence, Anche in questo caso, protezione danneggiata e sessione interrotta. A discolpa degli air fence, possiamo dire che il loro danneggiamento è dovuto alle moto che impattano ad alta velocità per le ridotte via di fuga presenti tra la curva 10 e la 12.

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Foto: MotoGP

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