Ducati sarà la prima tra i maggiori costruttori al mondo a schierare in pista una moto elettrica da Gran Premio. La casa bolognese lancia una nuova sfida agli avversari: dal 2023 sarà il fornitore unico per la classe elettrica della MotoGP.
E così alla fine è successo. Uno dei principali costruttori di moto al mondo entra apertamente nell’era della mobilità elettrica. E trattandosi di Ducati, poteva avvenire in un solo modo: attraverso le corse.
Dal 2023, Ducati sarà il fornitore unico della MotoE World Cup, la classe elettrica della MotoGP.
Per chi scoprisse solo oggi l’esistenza della MotoE, stiamo parlando del campionato riservato alle moto elettriche, organizzato da FIM e Dorna e affiliato al motomondiale.
Dal 2019, anno della sua prima edizione, il costruttore delle MotoE è stata Energica Motor Company, società italiana che da oltre dieci anni progetta e costruisce moto elettriche. Il contratto di Energica con Dorna è valido fino alla fine del 2022, da lì in poi sarà il turno di Ducati.
Cosa significa che Ducati sarà il fornitore unico della MotoE World Cup? Nello specifico, significa che Ducati realizzerà 18 moto completamente elettriche e fornirà assistenza alle squadre e ai piloti nell’arco dei tre anni di validità del contratto.
Ma più in generale, l’accordo significa che la MotoE World Cup non potrà più essere considerata un corpo estraneo nel paddock del motomondiale, usurpatore di uno spazio riservato alle moto tradizionali. La MotoE è entrata nel motomondiale per restarci e crescere, come aveva inequivocabilmente detto Jorge Viegas, presidente della Federazione Internazionale di Motociclismo, nel 2019.
D’ora in avanti, chi ha potuto ignorare la MotoE perché le moto erano pesanti, le gare brevi, i piloti poco famosi, si dovrà chiedere se potrà continuare ad ignorare una categoria in cui una casa costruttrice come Ducati si impegna direttamente.
MotoE World Cup 2021
Jordi Torres campione della MotoE per la seconda volta
Quello che ha fatto Energica in questi anni è incredibile: in tre anni non una sola delle diciotto moto si è guastata in gara e le prestazioni velocistiche sono state simili a quelle di altre moto del motomondiale. Quanto fatto finora, è servito ad aprire la strada a chi verrà dopo. La MotoE resta una sfida e non è una sorpresa che ad accettarla sia Ducati. Quello che vedremo nel design e nelle prestazioni delle moto elettriche da gran premio negli anni futuri è solo lontanamente immaginabile ora. Con questa scelta Ducati si pone come leader mondiale per la mobilità elettrica a due ruote.
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