Quali sono i piani di Suzuki per la mobilità elettrica? Abbiamo raccolto in questa serie di articoli le moto e i progetti su cui stanno lavorando le principali case motociclistihe e i loro programmi fino al 2030.
I piani di Suzuki per la mobilità elettrica – È ufficiale, la rivoluzione delle moto elettriche sta arrivando, anche se in silenzio, e tutte le principali case motociclistiche hanno un piano per la mobilità elettrica. Il fenomeno è iniziato già da un po’, ma nel 2022 l’intero mercato sta prendendo piede con più decisione. Al momento le vendite sono trainate da scooter e motocicli equivalenti ai 125cc e 50cc a motore termico, ma nei prossimi anni anche le vendite di moto elettriche saranno sempre maggiori.
Convincere i motociclisti che la guida a zero emissioni può offrire le stesse emozioni delle attuali moto con motore a combustione, non è un compito facile. Al momento, i veicoli a due ruote a propulsione elettrica rappresenteranno circa il 4% del mercato europeo nel 2022, molto meno rispetto a quanto avviene nel settore auto. Tuttavia, questa quota è più che raddoppiata rispetto al 2021, grazie a nuovi modelli con prestazioni simili a quelli con propulsione tradizionale, e agli eco-incentivi presenti in alcuni paesi europei.
Si tratta di una cifra che continuerà a crescere man mano che la percezione pubblica – e le leggi – continueranno a spostarsi verso un futuro più green, con i prossimi due anni che vedranno alcune grande case motociclistiche entrare nel mercato della mobilità elettrica; vediamo quali.
Le future moto elettriche dei principali produttori mondiali: SUZUKI
Considerando le dimensioni della quarta casa giapponese per ordine di grandezza, non è forse una sorpresa vedere Suzuki un po’ in ritardo rispetto a Yamaha, Kawasaki e Honda. Mentre le altre case hanno già fatto le loro prime mosse, stiamo ancora aspettando che Suzuki dichiari le sue ambizioni elettriche, anche se alcune indiscrezioni parlano di uno scooter Suzuki Burgman EV in fase di test. Recentemente l’azienda ha stupito il mondo del motociclismo su pista annunciando la chiusura shock del suo programma di sport motoristici, che include l’interruzione del progetto MotoGP e di quello nel campionato mondiale Endurance, giustificandolo con la scelta di delegare i fondi allo sviluppo di metodi di trasporto più sostenibili.
Foto: Suzuki
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