Per prepararci alle tre gare che si svolgeranno sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, abbiamo chiesto a Marco Grana, direttore tecnico del team Sic58 Squadra Corse, di spiegarci le caratteristiche della pista di Misano e come si interpreta questo tracciato con la MotoE.
“Misano è un circuito bellissimo ed estremamente tecnico. La curva uno è critica alla partenza quando, dopo il semaforo verde, c’è il rischio di contatto tra i piloti. Le linee a disposizione sono due, una più larga e una più stretta e questo porta al rischio di incrocio nel cambio di direzione verso la curva due. Durante la gara, la curva uno non richiede una frenata eccessiva, si entra abbastanza forte mantenendo una buona velocità di percorrenza per arrivare alla curva due. Questa curva è più stretta ma è importante far scorrere la moto per avere sufficiente velocità per affrontare la curva tre e arrivare fino alla curva quattro (curva del Rio). Nella curva tre bisogna stare molto attenti perché è facile mettere le ruote sulla zona verde e venire penalizzati.”
“La curva quattro è una delle più lente del circuito e serve avere una moto stabile in frenata. E’ una curva che chiude e in qualifica si cerca di raccordare la traiettoria con quella successiva mentre in gara è un punto dove si può provare a sorpassare. Quando si esce dalla cinque bisogna stare ben stretti sul lato destro della pista per prepararsi al veloce cambio di direzione per entrare nella sei. Questa curva è molto veloce e bisogna inserirsi in modo preciso; sbagliare la preparazione di questa curva vuol dire andare larghi in uscita e rischiare di andare sul verde con conseguente penalizzazione. Dopo un breve rettilineo si arriva alla curva della Quercia che rappresenta un punto di sorpasso per tutte le categorie. Qui si possono fare due traiettorie: per sorpassare si può entrare stretti per poi allargare oppure, che è la traiettoria più efficace, tenere una linea un po’ larga in ingresso, andare alla corda e poi sfruttare l’accelerazione in uscita fino alla curva del Tramonto.”
“Questo è un punto molto particolare del circuito di Misano che si può interpretare in vari modi, è una curva larga in cui si frena piegati e si può provare a sorpassare. La cosa importante però in questo punto è avere tanto grip in uscita e aprire l’acceleratore il prima possibile perché ci si immette sul tratto più veloce del circuito di Misano. Questo è un lungo rettilineo in cui è inserito il famoso “Curvone”, una curva estremamente veloce che con la MotoE è difficile fare in pieno; serve tanto feeling con la moto ed è facile perdere grip sul posteriore quando si scende in piega oppure andare larghi e finire sulla zona verde oltre il cordolo. Passato il “Curvone” si entra in un tratto di curve in sequenza (dodici e tredici) che portano fino alla curva del Carro (quattordici). La dodici non comporta grandi difficoltà mentre alla tredici si arriva veloci ed è difficile trovare il giusto punto di corda. Questa curva è importante per prepararsi bene per la quattordici che è un punto di sorpasso critico, soprattutto all’ultimo giro perché da lì fino al traguardo è difficile superare.”
“La quattordici è una curva in cui è difficile trovare il giusto compromesso tra frenata e percorrenza per mantenere una buona velocità in uscita per affrontare le ultime due curve. La prima di queste due non presenta particolari difficoltà mentre nell’ultima la moto si scompone facilmente in frenata perché si arriva con una linea non ottimale dalla curva precedente e serve correggerla mentre si frena. Una volta entrati nell’ultima curva serve far scorrere bene la moto per uscire veloci verso il traguardo ma bisogna stare attenti a non toccare il verde in uscita. Fare un sorpasso in questo punto è estremamente difficile perché, scegliendo una linea interna, poi non si esce con sufficiente velocità sul rettilineo dei box.
La scelta del set-up per questo circuito non è facile: si può andare verso una moto estremamente stabile per guadagnare nei punti di staccata (Rio, Quercia, Tramonto e Carro) oppure avere una moto stabile nel veloce, soprattutto nel Curvone dove se chiudi il gas perdi molto tempo.”
“Novità di quest’anno è il nuovo asfalto. Negli ultimi anni Misano era una pista critica sul bagnato per il poco grip, anche per la vicinanza del mare. Il nuovo asfalto ha sicuramente un’aderenza più alta in ogni condizione di pista e non dovremo più preoccuparci delle buche come negli anni scorsi. Con il nuovo asfalto e i miglioramenti apportati alla moto rispetto all’anno scorso ci aspettiamo tempi sul giro più bassi. Il nostro obiettivo è sicuramente di portare Mattia sul podio come abbiamo fatto lo scorso anno però questa volta vogliamo il gradino più alto.”
Qui potete trovare ulteriori informazioni sulle prestazioni della MotoE sulla pista di Misano.
Per essere aggiornato sulla MotoE World Cup, iscriviti al broadcast Whatsapp di Epaddock e ricevi sul tuo cellulare in tempo reale tutte le nostre notizie: scopri qui come.