Giampiero Testoni è stato intervistato da Motoreetto (www.motoreetto.it) dopo l’incendio del paddock della MotoE a Jerez che ha distrutto tutti i mezzi che Energica fornisce a Dorna per il campionato mondiale. Abbiamo ripreso dal sito di Energica alcune risposte relative alla sicurezza delle moto e agli accorgimenti messi in atto per evitare il rischio di surriscaldamento delle batterie.
Qual è il rischio di incendio di un mezzo Energica?
I test che effettuiamo sui veicoli in generale sono ereditati dai test effettuati sui veicoli stradali nel corso degli anni e rispettano gli standard di sicurezza per l’utilizzo appropriato degli stessi in tutte le situazioni di guida.
Nessuno dei nostri clienti ha mai avuto problemi di questo genere, in 10 anni di attività nel mondo EV non abbiamo mai avuto il minimo problema di sicurezza, nemmeno a Jerez in merito a quanto accaduto.
Siamo quindi tranquilli e fiduciosi riguardo al livello di sicurezza dei nostri mezzi, sia in pista sia in strada.
Quali sono i reali rischi di incendio dell’elettrico a confronto con l’endotermico?
Come per tutti i veicoli, che siano elettrici o endotermici, c’è sempre un rischio. Un dato importante da sottolineare è che l’energia contenuta nel combustibile fossile è molto maggiore di quella contenuta nelle batterie.
Il thermal runaway un rischio presente per una moto Energica?
Il thermal runaway è un rischio presente su ogni batteria, non solo quindi dei veicoli ma anche, ad esempio, dei cellulari. Noi abbiamo tutte le sicurezze che evitano che la batteria raggiunga questa condizione, e infatti confermiamo che non abbiamo mai avuto un solo evento di thermal runaway in 10 anni.
Quali sono le misure adottate a livello di sicurezza per evitare una situazione del genere sulla moto?
Ci sono diversi device di sicurezza all’interno del pacco batteria e del veicolo in generale per evitare situazioni di pericolo. La batteria è controllata sia a livello di temperatura che di tensione, quindi durante una fase di ricarica la gestione elettronica del veicolo non potrà permettere al veicolo di raggiungere temperature elevate che possano causare un danneggiamento della batteria ed eventuale incendio (o thermal runaway).
In una situazione di utilizzo, se la batteria supera una certa temperatura, viene ridotta la potenza del veicolo e quindi l’assorbimento della corrente dalla batteria. In questo modo si garantisce sempre di rimanere ben lontani dal rischio di thermal runaway.
La moto da corsa ha mai evidenziato problemi di surriscaldamento?
La moto da corsa è sempre rimasta nei limiti di utilizzo testati da Energica nel corso di tutto il 2018 con i nostri tester, che hanno effettuato diverse decine di migliaia di km in pista.
La stessa moto ha ereditato lo standard di sicurezza impostato per tutti i nostri veicoli stradali, omologati e certificati EU e USA, e che hanno sulle spalle centinaia di migliaia di km di test su strada.
La sicurezza per noi è sempre stata la priorità n.1.
In aggiunta, per la batteria da corsa, sono stati fatti ulteriori test insieme a IRTA per valutare la bontà del pacco batterie con test talmente estremi da non essere richiesti nemmeno per i veicoli stradali. Tutti questi test sono stati superati egregiamente andando ben oltre le aspettative di tutti, anche di noi stessi.
Come funziona il processo di ricarica?
Il processo di carica sia in pista sia su strada è secondo lo standard CCS, uno standard internazionale certificato e omologato di derivazione automotive.
Energica al momento è l’unica casa del comparto 2 ruote ad aver adottato questo standard sui propri veicoli, essendo un protocollo estremamente complesso e costoso, ma di conseguenza anche estremamente sicuro e testato da tutte le case auto e dai principali organismi mondiali.
Lo standard gestisce la comunicazione tra colonnina e veicolo, avviando il processo di carica. In caso di malfunzionamenti il processo viene interrotto immediatamente.
Cosa avviene quando termina il processo di ricarica della moto?
Una volta terminata la carica i contattori della batteria si aprono e quindi non vi è più tensione.
Quali test sono stati effettuati per garantire l’incolumità del pacco batteria della moto da corsa in caso di caduta? Quali risultati hanno dato?
Abbiamo fatto diversi test, sia quello di resistenza meccanica dell’involucro della batteria, sia test di resistenza a urto con peso contundente.
I risultati sono andati ben al di sopra delle nostre aspettative e al di sopra dei test tradizionalmente fatti ai serbatoi da competizione per la benzina.
Di cosa si occupa il team Energica presente nell’E-paddock?
Assistiamo i tecnici dei team per eventuali necessità tecniche, o in caso di un incidente, supportiamo i team per ogni necessità o dubbi relativamente all’elettronica. Inoltre siamo a disposizione dei team per qualsiasi consulto, sempre e solamente in relazione alla moto.
Come si sta muovendo ora Energica per produrre nuovamente le moto necessarie per la competizione? Quale sarà l’iter?
Il danno subito è stato ingente ma già dalla mattina stessa dell’accaduto ci siamo attivati per permettere al campionato di poter ripartire. Per noi si tratta di uno sforzo importante ma siamo consci delle nostre possibilità e crediamo molto nel progetto quindi faremo di tutto per salvare il campionato.
Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri supplier, e con gli sponsor Dorna ed Enel X affinché la competizione possa fare il suo debutto quanto prima.
Il nostro commitment per MotoE è stato immediato e questi accadimenti subiti non hanno per nulla minato la nostra fiducia nella forza e importanza della FIM Enel MotoE World Cup.