Kevin Zannoni, 21 anni appena compiuti lo scorso 8 settembre, è stato uno dei piloti esordienti della MotoE World Cup 2021. Dopo essere stato per due volta campione italiano in Moto3, Zannoni ha intrapreso la sua avventura nel motomondiale con il team di Lucio Cecchinello nella classe elettrica della MotoGP.
Dopo due titoli nazionali in Moto3, il passaggio naturale per Zannoni sarebbe stato il mondiale nella stessa categoria, ma la chiamata di un team non è arrivata. Paolo Simoncelli, che conosceva Kevin per avergli dato una moto nel 2019 per sostituire Niccolò Antonelli nel GP dell Tailandia, si è fatto portavoce del giovane pilota italiano con Lucio Cecchinello. Il manager del team LCR in quel momento aveva perso i due piloti del team nella classe elettrica a causa della sovrapposizione tra il calendario della MotoE e quello del campionato Endurance, in cui erano impegnati sia Xavier Simeon (Campione Endurance in carica) che Niccolò Canepa. A quel punto, per Zannoni, il sogno di correre nel campionato del mondo è diventato realtà, ma con una moto completamente nuova e totalmente diversa dalla Moto3 che conosceva così bene. Fino a quel momento Zannoni aveva provato solo le piccole Pit-Bike elettriche Thundervolt sul circuito di Galliano a Forlì.
Il primo passo è stato cambiare la preparazione atletica; con una Moto3 da poco più di 80kg serve forza ma bisogna essere leggeri mentre la MotoE che pesa 260kg c’è bisogno di molti più muscoli. Il secondo passo è stato scegliere il numero, il 21, perchè lo storico 111 di Zannoni non si poteva usare nel motomondiale. Il terzo passo è stato volare a Jerez de la Frontera, per conoscere Paolo Cordioli, Thomas e Luciano Betti e tutti gli altri membri della squadra per i primi test pre-stagione della MotoE World Cup.
Qual è stata la prima impressione quando hai guidato la MotoE?
“È stato davvero strano, abituato ad una piccola moto come la Moto3 all’inizio è stato, tra virgolette, un po’ uno shock. La moto era molto diversa, ma mi sono divertito molto a guidarla! Ho subito sentito la grande accelerazione che ha nel primo tocco di gas il motore elettrico, i vari rumori della saponetta in terra, del vento e molti altri rumori che con altre moto non si notavano”.
MotoE World Cup 2021
Tutti i risultati di Kevin Zannoni nell’anno di esordio
Com’è andata quando ti hanno offerto di correre in MotoE?
“È stata una bellissima emozione, in quel periodo mi trovavo senza sella per questa stagione dopo aver vinto il titolo italiano nella Moto3 ed ero molto giù di morale per questo. Quando mi si è presentata questa opportunità ho pensato che fosse un occasione da prendere al volo. Devo ringraziare Lucio per l’opportunità che mi è stata data”.
Come hai ricordato, tu arrivi da due campionati vinti nel Campionato Italiano Moto3; quali sono state le principali differenze nello stile di guida tra la Moto3 e la MotoE?
“La cosa tanto diversa per me è stato il peso della moto: la Moto3 è molto più facile nell’inserimento in curva e permette un po’ più errori, mentre la MotoE richiede molta più forza nell’inserimento in curva e una volta presa una linea è molto difficile cambiarla. In più la MotoE è molto più stabile ed il limite delle gomme Michelin è davvero altissimo perchè l’anteriore ha davvero tanto grip e ti devi fidare, quindi è stato difficile da capire all’inizio. Poi la squadra mi ha detto fin dai primi test i pregi ed i difetti di questa moto, per poterla sfruttare subito al meglio”.
In quali fasi di guida ti sei trovato più in difficoltà e in quali meno?
“Mi son trovato in difficoltà sull’inserimento in curva e nelle uscite dai curvoni più veloci, dove bisognava imparare a farla girare un po’ con il gas, cosa che con la Moto3 non avevo mai fatto dato le dimensioni delle gomme molto piccole. In MotoE mi sono trovato a mio agio sulle linee e sulle traiettorie perché non sono poi così differenti da quelle che si fanno in Moto3”.
Le tue prestazioni durante l’anno sono migliorate molto, in particolare nelle ultime gare; che giudizio dai della tua prima stagione in MotoE?
“È stata una stagione partita con molte difficoltà anche se un po’ me lo aspettavo dato la grande differenza dalla categoria che facevo prima ed i pochi km a disposizione per poter imparare i segreti di questa moto. Però gara dopo gara sono migliorato molto, fino ad essere competitivo a fine stagione, quindi mi ritengo soddisfatto!
Diciamo che anche ad inizio stagione gara per gara qualche piccolo step c’è sempre stato anche se è stato un inizio davvero complicato, ma le ultime tre gare sono state quelle dove davvero sono migliorato molto. In ogni gara ho cercato di studiare tutti i piloti più esperti in questa categoria per capire come guidare al meglio questa moto ed ho lavorato tanto a casa sia fisicamente, mentalmente e in moto per cambiare il mio stile di guida. Anche il mio secondo impegno stagionale nel CIV600 (Campionato Italiano Veolcità) mi ha aiutato molto.
Mi piacerebbe davvero tanto continuare anche la prossima stagione in MotoE e spero di averne l’occasione ora che mi sento competitivo e pronto per far bene anche qua. Secondo me è una categoria molto interessante per un giovane, perché puoi imparare tante cose e perché puoi conoscere tante piste del motomondiale!”
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La classifica finale
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