Matteo Ferrari si appresta ad iniziare la sua terza stagione nella MotoE World Cup, la classe elettrica della MotoGP. Nella prima edizione, nel 2019, il pilota di Rimini ha conquistato il titolo davanti a Bradley Smith ed Eric Granado, mentre l’anno scorso ha concluso al secondo posto in classifica, alle spalle di Jordi Torres e davanti a Dominique Aegerter. Quest’anno il pilota dell’Indonesian E-Racing Gresini team punterà a riconquistare il titolo della categoria, forte anche del doppio round finale del campionato sulla pista di casa, a Misano.
Abbiamo chiesto a Matteo Ferrari di spiegarci come sono andati i primi test stagionali della MotoE che si sono svolti pochi giorni fa sul circuito Angel Nieto di Jerez de la Frontera.
Il pilota italiano ha dovuto svolgere speciali sessioni di allenamento per arrivare in perfetta forma fisica, a causa dell’operazione alla spalla a cui si è sottoposto a novembre e per recuperare dallo stop di venti giorni dovuto al Covid-19 che ha contratto a gennaio. A Jerez, Ferrari si è presentato al 100%, in modo da testare a fondo le prestazioni della MotoE 2021 e, come dice lui, per non avere alibi nel caso non avesse potuto raggiungere i risultati che si era prefissato.
“I test sono andati molto bene, abbiamo provato diverse cose. Niente di stravolgente, però il tempo in pista è sempre limitato (circa 10 giri per sessione – ndr) quindi serve stare sempre attenti e concentrati. Anche il tempo a disposizione per riguardare i dati è poco perché le sessioni ora sono molto ravvicinate.”
Nella prima stagione della MotoE, i tempi tra le sessioni erano più lunghi per i limiti della rete elettrica di alcuni circuiti che non erano in grado di ricaricare tutte le diciotto Ego Corsa contemporaneamente. Questo limite è stato superato grazie all’introduzione delle stazioni di ricarica 2.0 da parte di EnelX, usate per la prima volta nei test di Jerez, e del sistema di raffreddamento della batteria introdotto l’anno scorso da Energica.
Tornando ai test a Jerez, Ferrari ha dichiarato: “Siamo riusciti a provare tutto, anche i due tipi di pneumatici che ha portato Michelin. Mi sono piaciute entrambe le specifiche nuove, hanno caratteristiche molto simili e non preferisco una all’altra. L’importante è abbiano un buon warm-up per le gare in cui la temperatura sarà più bassa, come a Le Mans dove di solito fa più freddo. Per il tempo sul giro direi che siamo arrivati, certo possiamo fare un po’ meglio ma è questione di decimi, non di secondi com’è stato l’anno scorso.”
Ferrari ha iniziato i test provando la nuova forcella FKR, poi, a causa di una scivolata, ha completato la prima giornata con una delle moto sostitutive che Energica porta ad ogni evento, su cui però era montata la vecchia forcella 2020. Dal secondo giorno è poi tornato a girare con la forcella nuova, misurandone le nuove caratteristiche.
“Anche la nuova forcella (Öhlins FKR) è stato uno step in avanti ma serve adattarsi al nuovo comportamento. Nell’insieme forcella e gomme sono due buoni step in avanti ma non sono uno stravolgimento della moto, quindi prevedo che le prestazioni saranno migliori di quelle dell’anno scorso, ma non di molto.”
MotoE 2021
Le novità delle sospensioni Öhlins FKR
La mattina del terzo giorno il pilota del team Indonesian E-Racing Gresini ha svolto una simulazione di gara che ha definito “molto soddisfacente”. I test si sono conclusi con Ferrari al terzo posto nella classifica complessiva dei tempi, a 647 millesimi da Eric Granado, nonostante Ferrari non abbia fatto simulazioni di E-pole con gomme nuove nell’ultimo giorno di test.
Ora l’appuntamento è per la seconda sessione di test, dal 12 al 14 aprile, sempre a Jerez, per fare l’ultimo step di prestazione, quello più difficile, prima della gara d’esordio il 2 maggio.
Campionato
Il calendario della MotoE World Cup 2021
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