Abbiamo chiesto a Matteo Ferrari di raccontare come sono andati i primi test della MotoE World Cup a Jerez e di descrivere le novità della stagione 2022, la quarta della classe elettrica della MotoGP.
Siamo esattamente a metà tra i due test prestagione della MotoE World Cup 2022. Il primo si è svolto a Jerez, due settimane fa, il secondo, sempre sul circuito andaluso, è in programma tra due settimane. Per il quarto anno consecutivo Matteo Ferrari prenderà parte al campionato elettrico che fa parte del motomondiale.
Per chi non ha seguito la MotoE nelle sue prime tre stagioni, Matteo Ferrari è stato il vincitore della prima edizione della MotoE World Cup, nel 2019 con il team Gresini Racing. Nei due anni successivi, sempre con la squadra italiana, Ferrari ha concluso rispettivamente secondo e terzo nella classifica generale.
Data la sua grande esperienza in MotoE, gli abbiamo chiesto di raccontare come sono andati i primi test prestagione della MotoE e di spiegare le novità della stagione 2022, la quarta della classe elettrica della MotoGP.
“Il primo giorno abbiamo provato sull’asciutto mentre il secondo giorno ha piovuto ma è stato comunque interessante perché ogni tanto capiteranno delle gare bagnate e avere dei dati sarà importante. Abbiamo fatto due sessioni in condizioni di bagnato molto simile, quindi abbiamo potuto modificare il set-up e vedere quali soluzioni funzionavano di più. In quattro anni è la prima volta che abbiamo avuto questa possibilità perché non era mai piovuto per più di un turno. Il terzo giorno non è stato il massimo, al mattino la pista era umida e non si potevano ottenere dati significativi, quindi non sono entrato in pista. Nel complesso, l’ultimo giorno avrò fatto 5 o 6 giri, è stata una giornata un po’ persa”.
MotoE World Cup 2022
Nuovi componenti e meno peso per la MotoE 2022
Quest’anno la principale novità tecnica della MotoE è rappresentata dal nuovo motore che ha un design completamente diverso e è più leggero di 11kg.
“Sicuramente la riduzione di peso si avverte” ha spiegato il pilota di Rimini, “soprattutto in frenata e in inserimento nelle curve veloci. È una moto più facile da guidare e in frenata c’è meno inerzia, anche in termini di massa rotante del motore. Adesso, quando si usa il freno posteriore, si sente che la ruota rallenta mentre prima continuava a girare e a spingere. Questa è la prima cosa che si avverte alla guida. Per il momento non so dire a livello cronometrico cosa potrà cambiare; non abbiamo avuto tre giorni di pista asciutta e nessuno è andato al limite, bisognerà aspettare i prossimi test per capire se i tempi sul giro scenderanno”.
MotoE World Cup 2022
Il resoconto del primo test della MotoE 2022 a Jerez
Ferrari ha aggiunto che per arrivare al limite della nuova moto servirà capire come si comporta la gomma posteriore sviluppata da Michelin per il 2022.
“L’anteriore dovrebbe essere lo stesso dello scorso anno ma durante questi test tutte le squadre hanno rilevato consumi più elevati dello pneumatico. Forse questo è dovuto alla diversa distribuzione dei pesi perché la maggior parte dei kg è stata tolta dal motore che è nella parte dietro della moto. La gomma posteriore è nuova e va capita perché lavora in modo diverso rispetto alla precedente; noi pensiamo sia dovuto al minor peso. A me è piaciuto molto il suo comportamento e quando abbiamo fatto una comparativa con la gomma dell’anno scorso, abbiamo visto che la nuova era più veloce di qualche decimo. Sono però stime molto preliminari, serve mettere bene a posto la moto prima di fare delle considerazioni certe sui tempi sul giro”.
“Ci aspettiamo anche un minor spazio di frenata ma per dare una risposta certa ho bisogno di arrivare alla frenata con la stessa velocità dell’anno scorso e in questi test non è stato ancora possibile, lo valuteremo bene nel test di aprile. Frenavo più aventi ma perché arrivavo con una velocità più bassa quindi non so ancora dire per certo come cambia la frenata con la moto più leggera.
Il motore gira anche più in alto e serve quindi fare qualche prova con diversi rapporti di trasmissione per trovare il giusto set, ma il meteo non ci ha permesso di fare queste prove.
Sicuramente in questo mese tra i due test, i tecnici di Energica guarderanno i dati di tutti i piloti e riusciranno a capire dalle comparazioni com’è cambiato il comportamento in pista della nuova moto rispetto all’anno scorso. Avremo delle risposte in più dai prossimi test”.
A cambiare quest’anno non è solo la moto ma anche lo schieramento, con tre piloti che ritornano in MotoE dopo un periodo di assenza (Smith, Canepa e Garzò) e cinque esordienti (Fores, Manfredi, Escrig, Alcoba e Finello).
“Mi hanno fatto tutti una buona impressione”, è stato il giudizio di Ferrari sui cinque esordienti in MotoE. “Ho visto anche che qualcuno è riuscito a scendere sotto l’1:50 che nei primi test è già buono. Secondo me avere una moto più leggera li aiuta ad adattarsi più velocemente. Negli anni scorsi serviva proprio imparare a gestire il peso mentre quest’anno è un po’ più facile. 15 kg possono sembrare pochi ma fanno già una bella differenza. In pratica ci stiamo avvicinando al peso di una moto stradale o da endurance, stiamo tornano nel campo di esperienza di molti piloti mentre prima era un peso a cui nessuno era abituato”.
In una precedente intervista, Manuel Poggiali, direttore sportivo del team Gresini, aveva indicato che a Ferrari sarebbe servito gareggiare anche in un altro campionato, non solo in MotoE, per poter tenere alta l’abitudine alla gara e alla competizione. La risposta non si è fatta attendere: nel 2022 Ferrari parteciperà al CIV nella categoria SuperSport con una Ducati Panigale V2 955.
“Sono stato molto contento di cogliere questa opportunità. La squadra è la Toccio Racing Team e molti dei ragazzi del team li conosco da quando correvo con il team Barni nel CIV Superbike.
In questi due anni non ho fatto altre competizioni e fare solo le gare della MotoE, che poi erano 6 o 7, era un limite. Quasi tutti i miei avversare facevano anche altri campionati; Aegerter, ad esempio, faceva il mondiale SuperSport. Magari è una coincidenza ma nell’anno in cui ho vinto il titolo della MotoE, correvo anche in un altro campionato, il CEV. L’allenamento va bene ma è molto diverso rispetto alle gare vere”.
MotoE World Cup 2022
5 domande a Manuel Poggiali
“Stare spesso in moto, con una squadra preparata e in una competizione di alto livello aiuta molto. Quando arrivi con già alle spalle un ritmo di gara, anche se in un’altra categoria, è importante. Questo vale se tutte le competizioni sono di alto livello e il CIV lo è sicuramente. Quest’anno, quando arriverò alla prima gara della MotoE al 30 di aprile a Jerez, avrò già alle spalle una gara con la SuperSport. Un aspetto positivo del CIV in ottica MotoE è che il formato è simile, con la qualifica divisa in Q1 e Q2 e con due gare, una al sabato e una la domenica. Come sempre in MotoE la qualifica sarà fondamentale e poter fare esperienza nel CIV sarà molto importante”.
“Mi aspetto che la formula Q1 e Q2 sarà un po’ complicata perché arriveranno quei comportamenti poco sportivi che vediamo nelle altre classi del motomondiale: parlo delle scie e dei piloti che si aspettano. Sono cose che non mi piacciono ma con solo 10 minuti a disposizione è inevitabile che succederanno. Di conseguenza, mi aspetto che ogni tanto vedremo qualche penalità per rallentamento, o piloti che aspettano uno più veloce. Poi in MotoE siamo tutti lì in pitlane durante le qualifiche quindi non ti puoi nascondere nel box, quando esci ti vedono tutti”.
Tra due settimane, a partire dall’11 aprile, si svolgeranno altri tre giorni di test mentre la MotoE World Cup 2022 partirà ufficialmente il 29 aprile con il GP di Spagna.
MotoE World Cup 2022
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