Nel weekend di gara al Sachsenring, verrà fatto un pezzo di storia delle gare motociclistiche. Per la prima volta in un evento della MotoGP, vedremo in pista moto con motori elettrici invece che a combustione interna; sarà il debutto della MotoE. Si tratta del primo passo di un lungo cammino.
Ma la MotoE ha avuto un inizio difficile, anche prima della prima gara. Durante i test precampionato a Jerez, un incendio ha completamente distrutto il paddock con tutte le moto, le batterie e le stazioni di ricarica.
Energica, la società modenese costruttrice delle moto e i fornitori del campionato hanno permesso di ricostruire tutto quanto in poco più di due mesi, permettendo alla MotoE World Cup di ripartire. Prima del Sachsenring, è stato svolto un test di 3 giorni sulla pista di Valencia per testare le nuove moto, le procedure e per svolgere una simulazione completa di un weekend di gara.
Nell’occasione abbiamo incontrato Nicolas Goubert, il direttore del campionato, subito dopo la conclusione della simulazione di gara vinta da Eric Granado. Goubert ci ha spiegato che la gara è durata un giro in meno, 7 invece di 8, in quanto le stazioni di ricarica mobili da usare in griglia erano andate distrutte a Jerez e non erano ancora disponibili. Normalmente le MotoE usciranno dai box con la batteria al 100% e verranno ricaricate sulla griglia di partenza per recuperare l’energia usata nel giro di formazione. Lo scopo è recuperare coì un giro in più per la gara. L’approccio per questa prima edizione della MotoE è molto conservativo e l’obiettivo è dare ai piloti la piena potenza dall’inizio alla fine della gara. A dimostrazione di ciò, alla fine della gara simulata a Valencia, il livello di carica della batteria era per tutti i piloti sopra il 40%.
I componenti che più condizioneranno le prime due gare della serie saranno le stazioni di ricarica installate nel paddock. In Germania e Austria le moto verranno ricaricate dalle colonnine standard usate nei test; si tratta di apparecchiature di tipo commerciale installate anche sulla normale rete stradale. Durante i primi test a Jerez si sono verificati problemi ad avere l’energia necessaria a ricaricare le moto contemporaneamente a cause dei limiti di dimensionamento della rete elettrica del circuito. Nell’occasione si riusciva a caricare un massimo di 3-4 moto per volta. Per superare il problema, sono state progettate delle stazioni di ricarica con una batteria integrata da 50kWh. Questa batteria polmone si ricarica lentamente dalla rete elettrica del circuito per poi trasferire velocemente l’energia alla batteria della moto durante la ricarica rapida (dai 20 ai 30 minuti).
Purtroppo, l’incendio di Jerez a rallentato l’introduzione delle nuove stazioni di ricarica, le quali saranno disponibili solo dalla gara di Misano. Per permettere di ricaricare efficacemente le moto nel GP di Germania ed Austria, la rete elettrica del circuito verrà integrata con dei generatori ausiliari alimentati a biodiesel che forniranno la potenza necessaria durante i picchi di ricarica. Questa soluzione ponte è stata adottata efficacemente durante i test di Valencia. A Misano e per le tappe successive i generatori ausiliari verranno eliminati. Sulla griglia della MotoE spariranno anche i generatori di corrente a combustione interna per le termocoperte e verranno sostituiti con sistemi a batteria già dal Sachsenring.
Durante i test sono state fatte delle prove di partenza con diversi tipi di griglia allo scopo di osservare il comportamento dei piloti alla prima curva. Con moto da 260kg la preoccupazione maggiore sono gli impatti tra piloti e la partenza è il momento più rischioso da questo punto di vista. Poiché in nessun caso si sono riscontrati problemi, è stata confermata la grigli standard; vedremo così in Germania 3 piloti per fila con nella MotoGP.
Per il resoconto completo dei test di Valencia inclusa la simulazione di gara vi rimandiamo alla sezione dedicata (qui il link).