Nicolas Gourbert è il direttore esecutivo della MotoE World Cup; sta a lui fare in modo che la classe elettrica della MotoGP cresca e si affermi come uno dei principali eventi motociclistici mondiali. Dopo l’ultima gara del 2020, a Le Mans, lo abbiamo incontrato per fare il punto sulla stagione appena trascorsa e per sapere cosa aspettarci dalla prossima.Questo è quello che ci ha spiegato.
“A parte la situazione Covid, siamo molto contenti della stagione 2020 perché abbiamo completato sette gare, che era quello che ci eravamo prefissati. Ok, non sono esattamente quelle previste all’inizio e con le stesse date, tuttavia, abbiamo raggiunto il numero complessivo di gare previsto. Considerando la situazione dovuta alla pandemia in corso, è stato bello rispettare il nostro proposito. Inoltre, sono molto contento perché abbiamo dimostrato ancora una volta che le corse elettriche sono interessanti come quelle tradizionali. Abbiamo fatto gare divertenti, con grandi lotte e molti sorpassi.”
“Se andiamo più nel dettaglio dell’analisi, quest’anno abbiamo avuto circa il 30% di nuovi piloti, e la maggior parte di loro si è adattata molto velocemente. Fin dalla prima gara a Jerez, abbiamo avuto alcuni esordienti come Torres, Aegerter, Medina e Tulovic in grado di essere molto veloci e di stare nelle prime posizioni, anche se non è stato possibile svolgere il programma completo dei test pre-campionato. (il secondo test previsto a Jerez in aprile è stato annullato a causa delle restrizioni dovute al Covid – ndr). Anche se i piloti hanno girato poco prima dalla gara inaugurale, i nuovi hanno imparato rapidamente ad utilizzare la Ego Corsa. Se fosse stato un solo pilota, si sarebbe potuto pensare che fosse per le sue abilità specifiche, ma siccome tre o quattro lo hanno fatto, significa che la moto è facile da guidare e da imparare. Questo dimostra che la MotoE non è poi così diversa da una moto a benzina, e questo è un ottimo risultato di Energica, Michelin, Öhlins e di tutti i partner coinvolti.
Questo elemento è molto importante per noi perché i piloti possono interessarsi ed essere attratti dalla MotoE World Cup. Questo perché il tempo per adattarsi è molto breve, possono entrare in pista e mostrare il loro valore di fronte ai team manager del Campionato del Mondo. L’anno scorso sono stato molto contento quando Héctor Garzò, dopo un anno in MotoE, ha avuto la possibilità di firmare un contratto biennale con un top team nel Campionato del Mondo Moto2. (Garzò è passato in Moto2 con il team Pons Racing ottenendo il suo primo podio a Valencia – ndr).”
Cosa ha superato le vostre aspettative e cosa deve essere migliorato l’anno prossimo?
“Un elemento che ha superato le nostre aspettative è il miglioramento delle prestazioni tra il 2020 e l’anno precedente. Se confrontiamo il miglior tempo sul giro a Jerez nel 2019, durante il test pre-campionato, e il record della pista stabilito quest’anno da Eric Granado, il miglioramento è stato di 1,5 secondi; è tanto! Anche considerando le nuove gomme, la coppia più alta del motore, le sospensioni e l’esperienza dei piloti, 1,5 secondi in una stagione è molto. E non sono andati forte solo per i piloti esperti, ma anche i debuttanti come Aegerter. Non mi aspettavo così tanto, francamente.
Un’altra buona notizia è che non abbiamo avuto problemi tecnici durante le gare con diciotto moto, il che è un sogno per una tecnologia così nuova.”
“Se devo menzionare un punto negativo, beh, all’inizio della stagione, pensavamo di essere pronti per utilizzare le nuove stazioni di ricarica, ma non è stato possibile a causa dei problemi causati dal Covid. Prima di utilizzare qualsiasi nuovo componente in un weekend di gara, dobbiamo essere sicuri che le squadre abbiano una buona conoscenza di questo componente, e abbiamo bisogno di una sessione di test per verificare il materiale, le procedure e così via.
Nonostante i nuovi caricabatterie fossero quasi pronti, è stato impossibile fare una sessione di test prima dell’inizio della stagione. Per questo motivo, abbiamo deciso di posticipare al 2021 l’utilizzo della stazione di ricarica di nuova generazione, sia quella principale nell’Epaddock che quella mobile.” (quest’ultima serve per ricaricare la batteria sulla griglia dopo il giro di formazione – ndr)
Qui i dettagli del sistema di ricarica della MotoE
Come si sono comportati i nuovi pneumatici?
“Sono stati davvero ottimi. Per me il miglioramento principale è dovuto al pneumatico posteriore, che ha un nuovo profilo, una nuova carcassa e una nuova mescola. Quest’anno abbiamo avuto meno “high-side” rispetto all’anno scorso, e abbiamo ridotto di molto i movimenti della moto quando i piloti accelerano in uscita di curva. Questi sono i due vantaggi più importanti del nuovo pneumatico posteriore. Penso che il vantaggio principale di questo pneumatico sia la sicurezza, prima ancora che il miglioramento delle prestazioni dato dal grip in più. La configurazione attuale garantisce un migliore equilibrio tra i due pneumatici. Non ho alcun dubbio: quello usato quest’anno è uno pneumatico decisamente migliore. Viene dalla MotoGP come l’anteriore, e ha una nuova mescola studiata appositamente per le gare sprint. Credo che buona parte del miglioramento del tempo sul giro sia dovuto alle gomme. La Michelin ha portato le nuove gomme a Jerez per il primo test di marzo. Per me quello che è successo è stato sorprendente perché, di solito, è abbastanza difficile cambiare la gomma anteriore perché i piloti sono abituati a quella vecchia e preferiscono tenere quella. Quando si porta un nuovo pneumatico anteriore ai test, anche se è decisamente meglio di quello vecchio, è difficile che più dell’80% dei piloti ne sia soddisfatto. Per questo motivo, sono rimasto davvero sorpreso quando circa 15 piloti su 18 hanno promosso il nuovo pneumatico.”
“La mescola sia dell’anteriore che del posteriore è stata cambiata per utilizzare materiali riciclati e biomateriali (qui i dettagli dei pneumatici MotoE Slick 2020 di Michelin), in più il pneumatico posteriore ha una nuova forma e una nuova struttura rispetto a quello del 2019. L’anno scorso abbiamo visto molti movimenti della ruota posteriore, il che rende più difficile per i piloti trovare il limite.
Nel 2021, la moto sarà molto simile a quella attuale a causa del tempo perso nella prima parte dell’anno a causa di Covid. Quest’anno Energica ha migliorato la coppia e ha introdotto il sistema di raffreddamento ad aria della batteria, e continuerà a lavorare su questi aspetti. Nel 2021 ci aspettiamo un nuovo pneumatico Michelin, ma il miglioramento maggiore sarà il caricabatterie mobile sulla griglia di partenza, che migliorerà la lunghezza della gara di un giro.” (Qui trovate un approfondimento sulle gomme Michelin per la MotoE 2020).
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