Mattia Casadei è il campione del mondo MotoE 2023. Qualche giorno dopo la vittoria del titolo mondiale, abbiamo intervistato Paolo Simoncelli, il suo primo team manager, che nel 2013 lo prese dalle minimoto per portarlo nel motomondiale.
Un mese fa Mattia Casadei vinceva il MotoE World Championship, festeggiando sul circuito di casa di Misano, sotto gli occhi di Paolo Simoncelli. La sua avventura in MotoE era inizata cinque anni prima, quando Paolo gli aveva messo a disposizione una moto nella prima stagione del campionato elettrico della MotoGP.
Il rapporto tra il pilota di Rimini e il fondatore della Sic58 Squadra Corse era nato anni prima, nel 2013. All’epoca Casadei aveva completato il tirocinio con le minimoto, dimostrando un grande talento ma, come ci ha raccontato Simoncelli in questa intervista, “andava ancora educato come si deve, per poter vincere tra i grandi”.
Simonecelli racconta che “nel 2013, in occasione del secondo Buon Compleanno Sic, abbiamo presentato la Sic58 Squadra Corse che nasceva in quell’anno proprio per far correre Mattia. Io lo conoscevo già un po’ perché seguivo le minimoto ma è stato Aldo Drudi a presentarmelo e a spingere perché facessi una squadra intorno a questo giovane pilota che andava fortissimo con le minimoto.
La prima impressione è stata buona, si vedeva subito che Mattia era un bravo ragazzo e in minimoto andava veramente forte: partiva, lasciava tutti indietro, cadeva, si rialzava, ripartiva e vinceva”.
In questo modo di correre Simoncelli vedeva però l’ostacolo principale che Casadei avrebbe dovuto affrontare negli anni successivi. “Lì per lì, tutti di dicono, bravo, vai forte, sei un fenomeno. Però non va bene. Se guidi così con le moto a ruote alte, cadi e sei fuori. Quando dalle minimoto è passato a correre con noi sia nel CIV che al CEV, mi ha fatto un sacco di danni, sempre per lo stesso problema. Con questo modo di correre ha buttato via un sacco di gare già vinte. Questo è stato il suo limite dall’inizio e se l’è portato dietro fino ad ora. Penso che con la vittoria del mondiale si sia liberato di questo grande peso”.
“La prima volta che è caduto con una MotoE era il 2019 e mi ha fatto 65.000 euro di danni. Tra l’altro quella è stata l’occasione per discutere con Dorna su come gestire i danni alla batteria in caso di incidente perché è il componente più costoso in MotoE. Alla fine ci siamo accordati che i costi della batteria sarebbero stati a carico di Dorna e non delle squadre, e così è tuttora. Le corse sono così; quest’anno Rossi mi ha distrutto completamente una Moto3, mi è costato 100.000 euro rifarla nuova, ma fa parte del gioco, se non ti sta bene non corri.
Comunque, con Mattia questo succedeva un po’ troppo spesso e non andava bene, soprattutto per lui perché mandava in fumo dei grandi risultati; andava rieducato, sportivamente parlando. Lui però ha una volontà e delle capacità che finalmente sono venute fuori”.
MotoE World Championship
Intervista a Mattia Casadei, vincitore della MotoE 2023
“Quando è stata creata la MotoE, Carmelo Ezpeleta mi ha detto che poteva darmi una moto se decidevo di partecipare al campionato. Stavo valutando la proposta e mi trovavo ad Aragon, nell’appartamento che avevamo preso con Marco Grana, il direttore tecnico della squadra, perché lì di alberghi non ce ne sono, e mentre stavamo decidendo insieme se partecipare o meno al campionato MotoE, il rasoio elettrico che era in bagno si è acceso da solo. Ci siamo guardati ed è stato pazzesco, incredibile, l’abbiamo preso come un segno per il sì.
A quel punto, noi come Sic58 Squadra Corse avevamo uno slot a disposizione, ma dovevo trovare un pilota. In quel tempo Mattia stava correndo con le 600 nel campionato italiano, così abbiamo pensato che fosse lui quello giusto da mettere su una MotoE; è stata una buona idea. Ha iniziato come pilota più giovane del 2019 e poi è andato sempre migliorando.
Quell’anno, nel 2019, avevo detto che, se la MotoE era il futuro, a me non piaceva. Il primo anno, parte dello schieramento era fatto da piloti a fine carriera o che erano tornati a correre, come Gibernau o De Puniet, piloti che probabilmente avevano pensato che la MotoE poteva essere un gioco; era un revival da paura. Quando si sono accorti che non era così, c’è stato spazio per ragazzi veloci che il gas ce lo danno per davvero, adesso è una categoria vera che prepara bene per passare in Moto2. È un bel campionato che ogni anno cresce e cresce bene”.
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Il calendario della MotoE 2024
“Dopo i primi tre anni con noi, Casadei è andato a correre con la squadra di Sito Pons perché a quel punto era diventato un pilota forte e appetibile per altri team. Pons gli ha fatto un’ottima offerta e quando Mattia l’ha ricevuta è venuto a casa mia disperato, piangeva, mi ricordo quella sera come se fosse adesso. Si aspettava una risposta da me e non poteva essere che sì, doveva accettare, le strade vanno avanti.
Col passare del tempo Casadei è diventato un pilota veramente forte, padrone della situazione, legge le gare, è forte il doppio rispetto ai primi anni in MotoE. Prima, quando doveva raccogliere un risultato importate finiva per sbagliare e questo gli pesava molto. Sulla griglia di partenza, prima del via della gara di Misano in cui ha vinto il Mondiale, sono andato da lui e l’ho abbracciato e ho sentito che stava tremando. Aveva in testa questo blocco, sapeva che doveva superarlo e finalmente c’è riuscito. Quest’anno non ha vinto solo il Mondiale ma ha anche superato questo scoglio e sono sicuro che da adesso in avanti vedremo un Mattia ancora più forte”.
“Ora che è il Campione del Mondo ci sono squadre che lo vogliono, sia in MotoE che in Moto2. Io gli ho consigliato di stare un altro anno in MotoE e di correre la stagione da campione in carica, poi però vedrà lui, questo è stato solo il mio consiglio. So che Mattia sogna di passare in Moto2 e forse gli potrebbe essere d’aiuto il passaggio da Dunlop a Pirelli che ci sarà l’anno prossimo. Le Pirelli sono gomme che danno un sostegno migliore sull’anteriore, cosa che a Mattia piace molto. Comunque alla fine deciderà lui, io il mio consiglio gliel’ho dato. Quando hai qualcosa a portata di mano è difficile dire di no, soprattutto di questi tempi: un anno sei campione e l’anno dopo se non vinci non sei più nessuno, oggi tutti hanno fretta”.
Nota post intervista – A partire dal GP del Giappone, Mattia Casadei sta partecipando al mondiale Moto2 con il team Fantic Racing fino alla fine della stagione 2023.
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La classifica del campionato 2023
Foto: MotoGP
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